In Italia sono presenti 5 specie di questo meraviglioso sparide; andiamo in ordine illustrando le peculiarità di questi pesci.
Sarago Maggiore – Diplodus sargus
Il maggiore è la specie più insidiata nelle tecniche di pesca dalla riva.
Lui, è il sarago per eccellenza, presente praticamente ovunque. Il suo habitat preferito sono le acque
libere e ossigenate. Combattente tenace e muscoloso, in grado di resistere alle correnti e alla più forte turbolenza. Non a caso lo troviamo nel gradino di risacca, pescando a surf casting, dove il gioco di correnti è altissimo, ma anche tra la schiuma pescando a rock fishing.
Le sue dimensioni sono molto rilevanti: 40 cm di lunghezza e, in certi casi, 2 kg di peso!
La sua livrea è di un brillante argento metallico con delle striature, 7/8, verticali e di colore bruno.
Sarago Pizzuto – Puntazzo puntazzo
Il pizzuto è la specie di sarago catturabile prevalentemente e con maggior frequenza, e di taglia maggiore, in ambito portuale. Preferisce le alte profondità dei moli portuali e si ciba dell’erba che cresce sugli scivoli di alaggio delle barche o alla radice del molo.
Proprio quest’erba, è l’esca più usata per tentare di insidiarlo dai moli.
Le dimensioni che il pizzuto può raggiungere sono uguali a quelle del maggiore anche se, a confronto, la sua cattura è meno usuale di quello.
La sua caratteristica principale è la bocca molto pronunciata.
Sarago Fasciato – Diplodus vulgaris
Il fasciato è caratterizzato da due strisce nere, una vicino alla testa e una vicino alla coda.
E’ la specie più catturata dalla barca, a bolentino, nelle secche e molto spesso la sua cattura avviene lontano dalla costa.
Il fasciato è la specie che non raggiunge dimensioni eccezionali, arriva max a 30 cm per il kilo di peso. La sua livrea è argentea.
Sarago sparaglione – Diplodus annularis
Lo sparlotto è il sarago più conosciuto e più catturato in confronto agli altri appartenenti alla sua famiglia. Livrea argenteo giallastra caratterizzata da una sola macchia nera sulla coda.
Questa specie si pesca praticamente ovunque, dai porti alle scogliere e nelle spiagge fonde caratterizzate da ciottoli, ma la zona migliore è caratterizzata dalle praterie di posidonia.
E’ il più piccolo della sua specie in quanto la sua dimensione massima si attesta attorno i 25 cm di lunghezza ed un peso che arriva a 500gr.
Sarago faraone – Diplodus cervinus
Il faraone è poco conosciuto in quanto raro. E’ la specie che raggiunge le dimensioni maggiori di tutta la famiglia: Spesso oltrepassa i 4 kg di peso.
La sua presenza è fondamentalmente evidenziata nelle nostre due isole maggiori mentre risulta essere totalmente assente nell’adriatico.
La livrea, con predominanza del colore argenteo, è caratterizzata da 5 fasce brunastre separate da stretti spazi argentei. Il colore spesso varia in quanto dipende dal luogo in cui viene catturato.
Le esche
Per insidiare i saraghi non avremo certo problemi in quanto abboccano spesso a tutte le esche che gli vengono proposte. Ogni tecnica però ha la sua esca che magari non funziona con le altre.
Vediamo di fare una panoramica delle esche nel surf casting.
Dalla spiaggia e col mare mosso: Praticamente tutte le esche da surf casting come l’americano, il bibi, i tranci di sardina e di cefalopodi in generale, tutti i crostacei e i molluschi bivalvi compreso il cannolicchio.
Approfondimenti
A surf casting ci sono due elementi indispensabili in questa tecnica. Notte e mare mosso.
Buono sia il momento di scaduta che di mare mosso di vento.
Come in tutte le tecniche di pesca da terra, anche per il sarago, sono ottime le fasi di marea montante, soprattutto le tre ore prima e le tre ore dopo del culmine di alta, ma anche le ore che succedono al culmine di bassa con le acque che si muovono a salire.