così anche per l'innesco.
La velocità di traina non dovrà superare la velocita di 1.5 nodi altrimenti il calamaro comincierà a girare causando imbrogli fastidiosissimi, durante il recupero la barca dovrà stare sempre in movimento alla velocità di traina per tenere la lenza sempre in tensione. Ora non resta che cercare il pesce, io studio moltissimo le carte nautiche, si possono trovare scogli,secche e batimetriche l'una vicina all'altra, chiaramente parliamo di 50 metri,il fondale dovrà avere roccia e anfratti dove lui ama nascondersi e stare in agguato,salti di batimetriche molto pronunciati causano correnti con traffico di mangianza,secche isolate anche in profondità non superiori ai 100 metri non facili da gestire trainando,io quando mi capita di trovarmi nei negozi di nautica guardo sempre le carte nautiche e chiedo anche le carte da pesca,possibilmente quelle antiche, ci si trova sempre qualcosa, mi guardo la Latitudine e Longitudine per poi memorizzarli sul GPS e controllandoli, a volte si trovano scogli molto interessanti.In barca non dovra mai mancare un guadino dalla bocca ampia per facilitare il recupero.Il GPS ci sevirà per memorizzare il punto di cattura per riprovarci in seguito, in quanto dove se ne prende uno ci stanno anche gli altri,lo scandaglio ci segnalerà oltre agli scogli la mangianza e l'eventuale predatore,consiglio al rientro di scandagliare il fondale memorizzando sul gps gli eventuali spot da provare in seguito.Allego il video di una cattura di Dentice dove si può notare la posizione corretta della canna nel recupero con relativo pompaggio.
Sandalu