Si pesca esclusivamente a bolentino di alta profondità, con l'utilizzo di mulinelli o salpabolentini elettrici. A causa della sua taglia, generalmente considerevole, le macchine usate per la sua pesca dovranno essere molto potenti.
Se nella zona di pesca ci possono essere delle cernie di profondità, è necessario adeguare i terminali in modo da non rimanere impreparati di fronte a una preda di buone dimensioni. Da esperienza sul campo è risultato che le cernie, nove volte su dieci, attaccano l'esca più vicina alla lampada stroboscopica, di conseguenza comporremo il terminale in considerazione di questo. Dalla lampada parte un primo pezzo del trave del 140-160 che si collega alla prima girella, di dimensioni maggiori rispetto alle altre, il primo bracciolo sarà anch'esso di diametro pari al trave, lungo 20-25 centimetri e con un amo del 8/0- 9/0. Gli ami da cernia devono avere una buona sezione e la punta rientrante ad artiglio d'aquila. Danno degli ottimi risultati i Tuna Circle Hook della Mustad. Essendo un predatore, si nutre di pesci e cefalopodi, quindi è possibile innescare: totani interi, polpi, sgombri e maccarelli, sarde a ciuffo, oppure effettuare inneschi misti con le testa del totano e le sarde.
Il resto del calamento si può comporre con trave del 120 e braccioli del 100, ma andranno utilizzati ami di grande sezione tipo Mustad di misura 3/0 - 4/0, in modo da poter sopportare la trazione della cernia, ma anche di ferrare gli occhioni, non sono da sottovalutare i circle hook. Per rendere i terminali più visibili, oltre alla lampada possono essere inserite altre forme di illuminazione, come star light o perline fluorescenti.
Il piombo visto la profondità di pesca dovrà essere di peso sostenuto e di forma aereodinamica 450 g a kg 1.5 in base alla corrente che troveremo sullo spot da noi scelto
Nella pesca alla cernie e molto importante l'ancoraggio visto che parliamo di grosse profondità dovrà essere fatto il più vicino possibile alle nostre coordinate gps perchè difficilmente mangerà lontano dalla sua tana o zona di pastura, per ancorarci dobbiamo verificare sia la direzione della corrente che teterminera la deriva della barca e sia la direzione del vento che ci darà lo scarroccio, unendo questi due fattori più il tempo necessario all'ancora per raggiungere il fondo calcoleremo dove posizionarci con la barca e fare la manovra di ancoraggio. E possibile pescare anche senza ancorarci se il mare e calmo con assenza di corrente magari usando un'ancora galleggiane che ridurrà il movimento della nostra barca.
Molti pescatori, già navigati, per evitare di prendere troppe cernie, utilizzano ami in acciaio, con sezione sottile, che le cernie aprono con facilità, in modo da selezionare le catture e prendere soltanto occhioni e altri pesci di ridotte dimensioni. Questo è un comportamento maturo e sportivo, che evita inutili stragi di grandi cernie. Parente stretta della cernia comune, la cernia di fondale presenta delle sostanziali differenze morfologiche. La livrea è omogeneamente grigia, con il ventre più chiaro. Rispetto alla cernia comune il muso è più sfaccettato e le placche interne alla bocca presentano dei dentini aguzzi.
Le branchie sono taglienti e le pinne presentano delle spine molto acuminate.
Può raggiungere i 90 chilogrammi di peso, e gli esemplari che sfiorano i 50 non sono affatto rari.
La considerazione principale da fare è che una cernia per raggiungere queste dimensioni impiega circa trent'anni, al contrario del tonno e della ricciola che sono molto più rapidi a raggiungere una buona taglia, quindi prelevare indiscriminatamente grandi cernie da una secca, la impoverirà fino alla sparizione di questa specie. Vive prevalentemente a profondità che variano tra i 350 e i 1000 metri, sugli stessi fondali frequentati dagli occhioni, di cui spesso si nutre. La cernia quando viene portata in superficie subisce un trauma per il dislivello di pressione, che le porta un dilatamento della vescica natatoria tale da portarla in superficie a causa dell'aria che aumenta di volume con il diminuire della pressione. Ne consegue che se una cernia si slama o rompe, durante il recupero, nove volte su dieci apparirà a galla dopo qualche minuto, in prossimità del punto in cui si è liberata. Pescando in aree dove la presenza di questi pesci è massiccia, è consigliabile dopo la prima o la seconda cattura, eliminare gli ami grandi da cernia dai terminali, e continuare a pescare soltanto con gli ami piccoli, per altre prede, in modo che si riducano le possibilità di cattura di cernie evitando inutili stragi.
La cernia e molto aprezzata in cucina e si presta a vari tipi di ricette, può essere fatta a trancie e grigliata, fatta a bocconcini e fritta, una bella spaghettata, al forno.
Sandalu